Coppa – PHILADELPHIA CUP

Si è conclusa ieri sera l’avventura in coppa per la SCS Socco nella finale interprovinciale Como/Varese, a Cassano Magnago contro il San Maurizio e che prevederà la fase regionale a Milano e le finali nazionali allo Stadio Olimpico di Roma. Si è respirata l’aria di grande evento, di una notte di Coppa, alla presenza di fotografo ufficiale e dei Dirigenti provinciali del CSI di Como e Varese. Doveroso un plauso al Comitato CSI di Como per questo tipo di esperienza offerta ai ragazzi. Per i nostri atleti è terminata in tarda serata al ristorante. Un’opportunità per il Socco che ha permesso di rinvigorire la storica collaborazione con la Società del Cassina Rizzardi, non potendo schierare in campo i fuoriquota come in campionato, la Società ha optato per presentare una squadra forte di questa importante collaborazione nel pieno rispetto del regolamento. Il cammino provinciale si è presentato in salita al primo turno, negli ottavi di finale, probabilmente la formazione avversaria più completa, il Lenno, superato due a uno. Decisamente più agevole il quarto di finale con il San Giuseppe Asnago. Con il San Giuseppe in vantaggio di due reti, prese le misure, una sola squadra in campo, quella socchese e partita ribaltata sul cinque a due finale. Anche la semifinale è stata abbastanza agevole, risolta otto a tre contro il Montonate. Abbiamo detto il Lenno l’avversario più ostico, perché nella finale di ieri il Socco ha decisamente creato i pericoli maggiori. Il San Maurizio sicuramente una buona squadra con due portieri, uno per tempo, formidabili, hanno parato tutto, sono stati salvati anche da un palo e una traversa. Il contorno è da migliorare. Gli organizzatori del Philadelphia, che sono alla loro prima edizione, il torneo è l’eredità della vecchia Gazzetta Cup, già una volta cambiata di mano, sapranno sicuramente migliorarsi. Il contorno della coppa, ad esempio l’evento collaterale della partita Como – Empoli allo stadio per i ragazzi di due squadre, una di Como e una di Varese, con criterio di partecipazione stabilito dal Comitato di zona, è ricaduto su chi rispondeva prima alla mail, è una scelta a dir poco oscena oltre a non essere trasparente. Questo nell’interesse di chi organizza per non dar adito ad inutili malelingue, per una squadra di Como ad un evento è andato il “piangina” e per Varese il Dirigente della squadra è consigliere del loro Comitato.

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